LA PSICOTERAPIA a orientamento Psicoanalitico

Il tempo di un percorso non dipende dal percorso, ma dal passo chi fa il percorso. Freud

_Chi è lo psicoterapeuta?

Uno psicoterapeuta è un professionista che, dopo aver conseguito la Laurea in Psicologia, intraprende un percorso di formazione superiore presso una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. Alle competenze teoriche si aggiungono le esperienze personali di analisi, supervisione e training che consentono di strutturare una professionalità tridimensionale, in grado di accogliere la domanda del paziente e di costruire una relazione di cura efficace.

_Il sintomo e la domanda

Cosa spinge una persona a rivolgersi ad un terapeuta? Partiamo dal presupposto che ognuno di noi è la risultante di una costruzione storica che prende le mosse dalle primissime esperienze di accudimento e che si arricchisce grazie al confronto con i pari e alle successive relazioni affettive: in quest’ottica, ciò che viene chiamato sintomo è definibile come una strategia che ha permesso al soggetto di affrontare le difficoltà e le cadute della vita, mantenendo stabile e riconoscibile la propria identità. Il sintomo non si attacca, quindi, ma si esplora, si ascolta e si risale alla sua origine, alla modalità appresa in un lontano passato e che ora agisce come un automatismo di cui non ci si accorge. Non si ricerca la normalità, come se la richiesta di cura sotto intendesse sempre una deviazione da uno standard a cui è bene tornare, ma una trasformazione profonda che permetta di scardinare la ripetizione infruttuosa e inefficace di modalità che il soggetto percepisce come discrepanti rispetto a ciò che sente di voler essere. In questa discrepanza nasce la domanda, cioè il movimento, la motivazione, l’organizzazione di una richiesta di aiuto rivolta al professionista che, ben lungi dal fornire una risposta collusiva ed esplicativa si porrà come elemento di una diade in cui l’interrogativo e la parola sono le linee guida.

_Come funziona la psicoterapia?

L’elemento centrale del dispositivo psicoterapico è la relazione: il curante, nello svolgimento della sua funzione, ascolta le parole, i silenzi, gli atti mancati, i sogni del paziente e si pone come cassa di risonanza di ciò che viene espressamente dichiarato e di ciò che resta nascosto nel discorso. Continuamente, gli attori di questa relazione provano a sollevare il velo dell’inconscio che tiene nascosto il desiderio. Il paziente impara a riconoscere il setting, il tempo e la presenza dell’altro come uno spazio proprio, come un’opportunità per pensare e osservare ciò che fuori, nella quotidianità, è tenuto da parte, non riconoscibile o non accettabile.

La parola è il punto di partenza da cui si snoda una psicoterapia, parola che è veicolo e suggestione e che influenza in vario modo la relazione. Portando all’esterno percezioni, ricordi ed emozioni aiuta a rivivere – in un tempo differente – gesti e situazioni che nell’attualità della seduta possono essere guardati e ascoltati diversamente. Un elemento fondamentale nel discorso terapeutico è il sogno, “via maestra per l’inconscio”, come lo definiva Freud: i sogni sono elaborazioni dei vissuti diurni, costruiti secondo una struttura stabile in cui si riconosce un contenuto manifesto, cioè l’immagine, la scena che si ricorda e che viene raccontata e il contenuto latente, il nucleo in cui si nasconde l’inconscio e che può essere raggiunto attraverso associazioni libere e trasformazioni allegoriche e metaforiche dei diversi elementi. Nell’incoscienza del sonno, il materiale che da svegli manteniamo al di fuori della soglia della conoscenza, irrompe e si rende disponibile, modificandosi complessamente per assumere una forma accettabile e “comprensibile”.

Essendo un percorso trasformativo profondo la psicoterapia non ha, in genere, breve durata né questa può essere stabilita a priori; generalmente le sedute sono fissate una o due volte a settimana e possono essere individuali oppure di gruppo (per approfondimenti sul gruppo consultare la sezione “Psicodramma” di questo sito). La scelta della modalità di incontro sono proposte dal terapeuta in base ad alcune valutazioni insieme condivise.